settembre 26, 2011

"L'attesa o l'angelo della morte"

olio su tela

100 x 80

anno 2011

"Facilis descensus averno"

olio su tela

80 x 60

anno 2011

"Ericto"
olio su tela

80 x 80

anno 2011

"Cantico delle anime"

olio su tela

70 x 100

anno 2011

"ROBERTO FERRI " di Vittorio Sgarbi

Ferri è un fenomeno, ammirevole come e più di un pittore antico. Ha, di colpo,

superato i pittori figurativi più abili nella duplicazione della realtà. Il suo primo

pensiero è stupire. Con formidabile disciplina rimedita la grande tradizione della

pittura barocca, da Caravaggio a Ribera, da Bernardino Mei a Tiepolo. In realtà, Ferri

è un virtuoso che riporta nella realtà i sogni. Talvolta essi sono incubi. Ma l’armonia

delle forme domina i soggetti anche nelle loro torsioni più audaci, nelle mutilazioni,

nei traumi. L’occhio di Ferri registra e riproduce l’ordine delle cose in un mondo dove

tutto funziona, e c’è spazio anche per il male. Ed eccoci qui, davanti a quadri antichi

sorprendentemente moderni; apparentemente accademici ma trasgressivi. Una

sfida al resto del mondo. La figura umana per Ferri è inevitabile ma deve essere

anche trionfante, eroica, in un continuo riferimento a modelli e composizioni già

pensate e da lui portate a uno stupefacente rigore. Così egli determina un effetto

borgesiano: chiede e ottiene stupore, e dipinge, oggi, quadri antichi: così noi davanti

ai suoi quadri non sapremo dire in che epoca siamo. Un iperbarocco? E insieme un

neoclassico e un caravaggesco. Ferri continua l’inganno, non sarà mai abbastanza

contemporaneo e mai un pittore antico. Dipinge come un antico soggetti moderni

ma, di fronte al corpo umano ignudo, non si può fermare, non può deformare (se

non è deforme), ed è costretto a essere un altro. Nuovo come pittore antico; antico

come pittore moderno.

Vittorio Sgarbi

" La nascita della sirena "

olio su tela 33,5 x 70

anno 2011