aprile 14, 2009

Catalogo edito da SKIRA


" Roberto Ferri - Oltre i sensi - beyond the Senses "

Roberto Ferri - Oltre i sensi - Beyond the senses

Le donne e gli uomini di Roberto Ferri, tarantino di soli 30 anni però già affermato anche all’estero, i loro corpi sinuosi, i muscoli perfetti, le posture intriganti, sono un debito dichiarato con la migliore pittura italiana antica, da Caravaggio, a Michelangelo, a Guercino, che ha studiato assai bene. Ma non soltanto questo. Traducono anche in immagini i sogni, o (dipende) gli incubi di ciascuno di noi; quanto abbiamo dentro, quanto sentiamo, oltre i sensi, in modo più o meno conscio e verbalizzato, o verbalizzabile. Roberto Ferri dà corpo, sostanza e forma (una forma bellissima) ai suoi e ai nostri fantasmi. Spesso, accompagna i propri uomini e le proprie donne con alcuni congegni, ispirati per lo più al tempo, anch’essi di forma antica ma totalmente riattualizzati: divenuti elementi del nostro oggi e delle sue fantasie: sono sestanti, corone e ingranaggi d’orologi, catene, astrolabi che rendono ancora più affascinanti, ma allo stesso tempo ancora più misteriose, le sue composizioni.

Angeli e demoni, aspirazioni spirituali e vincoli della carne, purezza e impudicizia sono alcuni dei temi ricorrenti nell’opera di Roberto Ferri: come dei ritornelli, dei Leitmotiv che costruiscono un gioco, il più delle volte assai sottile e molto cerebrale, per nulla scontato o banale, basato su una tecnica di pittura elevata al massimo grado. «È sicuramente lo studente più tecnicamente capace che io abbia conosciuto», dice di lui Gaetano Castelli, già Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Roma e uno dei più famosi scenografi italiani. Di lui si può veramente dire che è un “pittore per vocazione”: non dimentica mai un precetto di Goethe, secondo cui «nell’arte, abbastanza buono è l’ottimo». Il suo, è un inno assoluto alla vera pittura: una rivisitazione, assai meditata e introspettiva, di alcuni tra i maggiori maestri del classicismo.

The women and men of Roberto Ferri, a thirty-year-old artist from Taranto who has already made a name for himself even on the international art scene, with their slender bodies, perfect muscles and intriguing poses are inspired by the greatest Italian masters, from Caravaggio to Michelangelo and Guercino, all of whom Ferri studied closely. But there is more: his paintings translate into images the dreams or (perhaps) the nightmares of each of us; all we have inside, all we feel, beyond the senses, in a way that is more or less conscious, verbalised or can be verbalised. Roberto Ferri gives life, substance and form (a rather beautiful form) to his and our phantasms. Oftentimes, he accompanies his own men and women with devices, inspired mainly by time and ancient in form though totally modern, becoming elements of our age and of his fantasies. They consist in sextants, crowns and clock gears, chains, astrolabes that render even more fascinating, but at the same time more mysterious, his compositions.

Angels and demons, spiritual aspirations and the bonds of the flesh, purity and lasciviousness are some of the recurrent themes in Roberto Ferri’s oeuvre: like leitmotivs that create a game, most of the time quite subtle and very cerebral, in no way banal or predictable, based upon a technique of painting taken to the highest level. “[Ferri] is unquestionably the student with the greatest technical skill that I’ve ever met,” says Gaetano Castelli, former President of the Academy of Fine Arts of Rome and one of the most celebrated Italian stage designers. One may say that Ferris truly is a ‘painter with a calling’: he has never forgotten a precept of Goethe, according to whom “in art, good enough is excellent”. His is an absolute hymn to painting: a reconsideration, quite meditated and introspective, of some of the greats of classicism.

BIOGRAFIA

ROBERTO FERRI nasce a Taranto nel 1978.
Nel 1996, si diploma al Liceo artistico “Lisippo” di Taranto.
Inizia a studiare pittura come autodidatta e, trasferitosi a Roma nel 1999, approfondisce la ricerca sulla pittura antica, dall’inizio del Cinquecento alla fine dell’Ottocento; in particolare, si dedica alla pittura caravaggesca e a quella accademica (David, Ingres, Girodet, Géricault, Gleyre, Bouguereau, ecc.)

Nel 2006, si laurea con 110 e lode all’Accademia di Belle arti di Roma, nel corso di scenografia; per tre anni studia con Gaetano Castelli e l’ultimo anno con Francesco Zito.

o Nel 2002, la prima mostra: la collettiva Animali e Dei, alla galleria “Il Labirinto” di Roma.

o Nel 2003, la prima personale al Centro d’arte contemporanea “Luigi Montanarini” a Genzano di Roma; s’intitola Roberto Ferri e il sogno del Parnaso.

o La mostra si trasferisce poi alla galleria “Il Labirinto” di Roma, curata dal critico e storico dell’arte Robertomaria Siena.

o Sempre nel 2003, un’altra mostra: Angeli, Demoni, Miracoli e Arconti, alla galleria “Il Labirinto” di Roma.

o Nel medesimo anno, espone alla Banca Nazionale del Lavoro di Roma, e partecipa alla campagna di Telethon.

o Pubblicazione sul giornale “Italia sera” del disegno L’Angelo Sterminatore per illustrare un racconto del critico e storico dell’arte Roberto Maria Siena.

o A luglio 2003, a Sora, vince la II edizione del Premio di Scenografia “Antonio Valente”, e realizza un’altra mostra personale.

o Partecipa alla I edizione della “Notte Bianca” di Roma, esponendo sue opere alla Accademia di Belle Arti.

o Nel 2004, sempre alla Galleria “Il Labirinto” di Roma, un’altra personale, curata da Robertomaria Siena e intitolata Roberto Ferri e la Luce del corpo.

o Nel medesimo anno, a Roma, partecipa alla II edizione della “Notte Bianca” esponendo all’Accademia di Belle Arti. Successivamente partecipa alla campagna di Telethon, con suoi dipinti in mostra alla sede di via del Corso della Bnl, Banca Nazionale del Lavoro.

o A dicembre 2005, alla Galleria LoGu’s Arte di Roma si apre la sua prima mostra di disegni.

o A giugno 2006, s’inaugura una Personale alla Galleria “Il Cortile” di Roma, in via della Scrofa.

o Partecipa all’evento “Arteinterrazza”, all’Accademia di Belle Arti di Roma e al Liceo Artistico di via di Ripetta, con un dibattito sui canoni della sua pittura.

o Nel medesimo anno, partecipa alla VII edizione di “Immaginarteinfiera”, a Reggio Emilia.

o Realizza il dipinto per la beatificazione del patrizio genovese Ettore Vernazza, ora al Convento delle Suore Figlie di San Giuseppe, a Genova.

o Il suo dipinto Il traghettatore è pubblicato nel libro “Inattuali Furori”, di cui è autore Robertomaria Siena.

o Una mostra di disegni è realizzata negli Stati Uniti, a San Antonio in Texas, dalla Anarte Gallery; ed alcune opere sono esposte a Firenze, in Palazzo Vecchio, per la presentazione del “Toscana Festival”

o Sempre nel 2006, alla Galleria Vittoria di via Margutta, a Roma, partecipa alla mostra “Omaggio a Luigi Montanarini”

o Nel 2007, espone a Viterbo, nel Palazzo dei Priori, per il “Tuscia Opera Festival” e una personale di disegni è curata da Robertomaria Siena alla Galleria Rdf di Roma.

o A New York, partecipa alla mostra collettiva "Flesh and Passion", alla Cfm Gallery, e, per il Duomo di Montepulciano, in provincia di Siena, realizza il dipinto di San Giovanni Decollato.

o Alla Galleria Vittoria di via Margutta, a Roma, partecipa alla mostra collettiva "A più voci", di cui è curatore ancora una volta Robertomaria Siena.

o Sue opere sono presenti in importanti collezioni private di Roma, Milano, Londra, Parigi, New York, Madrid, Barcellona, Miami, San Antonio (Texas), Qatar, Dublino, Boston, Malta, e nel Castello di Menerbes in Provenza.